Parleremo di crescita personale e di coaching. Molte volte vorremmo essere qualcun altro, dall’altra parte del mondo, con un altro lavoro, un altro stipendio, un’altra vita. Eppure siamo sempre qui.

Le difficoltà di solito sono legate al fatto che dal sogno o dall’idea, difficilmente si riesce a passare alla realizzazione. Cosa succede? Succede che non sappiamo esattamente cosa vorremmo essere, ma vediamo un pincopallino qualsiasi che fa qualcosa di diverso da noi, che sembra più figo di noi, più libero di noi, più realizzato di noi, e tutto quello che volete più di noi. Nella nostra mente scatta qualcosa: se lui può allora posso anche io, d’altronde tutti i fuffa guru ci dicono che Se Vuoi PUOI! non smetterò mai di criticare apertamente questa mentalità semplicistica.

Perché sono così critico? Semplicemente perché poi si dimenticano puntualmente di dire che però non è affatto semplice, non si può da oggi con domani, che non basta volerlo, che ti devi fare un c@πo come una casa, che devi sudare, sudare e sudare. Cioè devi fare FATICA.

Molto spesso mi capitano in studio ragazzi e ragazze, più o meno giovani, che vorrebbero realizzare i loro sogni, ma sono frustrati dalle difficoltà che incontrano, si sentono falliti, disperati e presi in giro dalla loro motivazione.

Il mio lavoro si articola quindi nel riuscire a porre le domande giuste, tra queste domande ce ne sono alcune che uso molto spesso, con ottimi risultati.

Ne scrivo qualcuna, che ho già inserito in un mio post su instagram dove parlo di Crescita Personale e di psicologia della performance.

Domande Strategiche di Crescita Personale

  1. Chi voglio essere tra 5 anni?
  2. Quali sono i passi che devo fare per arrivare là?
  3. Chi voglio essere tra un anno? ⠀
  4. Quali passaggi devo fare?
  5. Chi voglio essere alla fine della “quarantena”?
  6. Cosa posso fare in questo mese? ⠀
  7. Quali sono gli obbiettivi giornalieri?
  8. Da 0 a 10 quello che sto facendo oggi, quanto mi avvicina alla persona che vorrei essere tra 10 anni? ⠀

Prendete carta e penna e iniziate a scrivere, usate la scrittura, usate l’immaginazione.

Queste domande sono in ordine, da 1 a 8, non si possono fare al contrario o a caso, perché sono strutturate secondo la tecnica dello scalatore, tipico del modello di problem solving strategico.

Partendo dal nostro obiettivo finale, si definiscono i passaggi che dobbiamo compiere a ritroso, fino alla nostra situazione attuale. Questo ci porterà ad essere più efficaci nel definire la strada e raggiungere i nostri obiettivi in tempi brevi e rapidi.

In un mio vecchio articolo avevo segnato alcune idee per trasformare idee e propositi in casi di successo, clicca qui!

Riferimenti Bibliografici