Cosa voglio fare con questo articolo? Ragionare con chiunque lo stia leggendo su un tema che mi frulla in testa da tanto tempo.

Non voglio parlare del fatto che le aziende siano il male assoluto, non sono la Morte Nera! Non troverete delle arringhe di come le aziende stiano generando più problemi nel mondo che valore. In questo articolo troverete una piccola idea che potrebbe creare qualcosa di Spaziale.

Fino ad ora le aziende profit e il social working sono stati ben separati, lontani l’uno dall’altro come due pianeti di due galassie opposte. Non lo sono così tanto.

In entrambe le realtà ci sono aspetti molto simili, se non uguali:

  • Ci sono delle persone, quindi c’è della vita intorno
  • Esiste una Vision
  • Esiste una Mission

Però ci sono dei vizi di forma che influenzano il pensiero:

  • Se non porti utili all’azienda sei un peso. Niente di più falso! In molte realtà succede che solo chi ha un ruolo attivo, consulente o manager, porta del capitale all’azienda, mentre gli altri sono un solo un costo. La realtà è ben diversa, chiunque porta un valore all’azienda e porta utili: se non ci fosse chi pensa a far in modo che gli spazi siano belli, puliti e ben fruibili, gli altri starebbero male, lavorerebbero male e produrrebbero molto di meno. TIRATE VOI LE SOMME!
  • La Vision di Apple negli anni ’80 era: “Man is the creator of change in this world. As such, he should be above systems and structures, and not subordinate to them.” (L’uomo è il fautore del cambiamento di questo mondo. Come tale, dovrebbe essere sopra ogni sistema e struttura, e non subordinato ad esse.) La Barilla, quindi nostrana, la sua Vision è questa: “Aiutiamo le persone a vivere meglio, portando ogni giorno nella loro vita il benessere e la gioia del mangiar bene.”  Sono tutti elementi che fanno parte proprio della valigetta degli attrezzi di un educatore.
  • La Mission: “Barilla propone un’offerta di qualità fatta di prodotti gustosi e sicuri. Barilla crede nel modello alimentare italiano che combina ingredienti di qualità superiore e ricette semplici, offrendo esperienze uniche ai cinque sensi. Il senso di appartenenza, il coraggio e la curiosità intellettuale ispirano il nostro modo di essere ed identificano le persone con le quali lavoriamo. Barilla lega da sempre il suo sviluppo al benessere delle persone e delle comunità in cui opera.” Anche qui c’è pane per i denti chi ha studiato educazione e i processi formativi.

L’educatore aziendale salverà il business!

Non sto parlando che nelle aziende bisogna educare il personale. Sto dicendo che l’educatore aiuterebbe a creare una nuova frontiera per la conoscenza, l’apprendimento, l’AUTONOMIA! Il principale obiettivo che ha un educatore è proprio quello di aiutare le persone a crearsi una propria autonomia: fornire i mezzi e le conoscenze necessarie che possano portare al raggiungimento di tutti gli obiettivi di vita. Ovviamente sto parlando degli stessi obiettivi che può avere un’azienda, piccola o grossa, verso i suoi dipendenti: FARE IN MODO CHE QUESTI TROVINO IL MODO DI ESSERE AUTONOMI NELLA PROPRIA MANSIONE!

Quando nell’azienda in cui lavoravo era arrivato “quello nuovo” è subito sorto un problema, ovviamente non legato alla nuova risorsa, ma alla scarsa conoscenza e preparazione di tutti gli altri: CHI LO DEVE FORMARE? Ovviamente la risposta potrebbe sembrare banale: chi lavora in quella mansione. punto. La persona incaricata alla formazione della nuova risorsa è dunque chi svolge la mansione che dovrà poi svolgere, in autonomia, il novizio.

Ecco che siamo entrati in uno dei Loop più dannosi per un’azienda!

  • il “formatore” designato (detto anche tutor aziendale) oltre a svolgere le sue normali mansioni dovrà anche stare dietro al novellino, per limitare formarlo! Ovviamente come può essere vista questa situazione? UNA GRANDISSIMA ROTTURA DI SCATOLE! “Non solo mi devo centellinare ogni singolo istante per finire i miei lavori, ma adesso devo perdere tempo a istruire questo qui!”
  • Si passa quindi al ridurre i danni, limitando lo sbattimento: “Seguimi e prendi appunti! se hai domande ci ritagliamo un’ora venerdì pomeriggio e mi chiedi” e qui Yoda avrebbe da ridirne! “fare o non fare! non esiste provare!” Il nuovo non impara, non si sente accettato e non sarà molto felice! Risultato: lavorerà male.
  • Se poi quello nuovo è riuscito a resistere, passare oltre imparare qualcosa quando toccherà a lui formare qualcuno saremo nuovamente punto e capo.

Queste situazioni, ovviamente, sono probabili per ogni posizione! Non Siete Salvi!

Ecco che un educatore aziendale potrebbe affiancare la nuova risorsa, seguirle e guidarla, fare da TUTOR, da maestro e apprendere con lui, trovare il modo migliore perchè l’apprendimento sia più veloce, snello ed efficace possibile. Generando in questo modo VALORE, quindi Utile.

Se non siete ancora convinti di tutto questo, contattatemi, datemi 2 minuti del vostro tempo, 2 minuti che potrebbero farvi aprire la mente!