Anche i Recruiters hanno dei sentimenti
Ho appena concluso una chiamata. Era una telefonata per conto di un mio cliente per cui sto seguendo la ricerca e la selezione di alcune figure.
Le fasi di lavoro sono normalmente queste: definizione delle figura ricercate, pubblicazione di annunci, screening dei curricula, scelta di una buona rosa di candidati, contatto telefonico con quelli scelti per fissare un primo colloquio conoscitivo.
Le telefonate non vanno sempre come ci si aspetta, ma ci si può fare un’idea, ma alcune sono proprio dei fulmini a ciel sereno, come questa. Contatto questo giovane motivato, con buone esperienze, con un profilo in linea con la nostra ricerca.
Mi risponde, mi identifico, gli dico che chiamo per il suo cv, che il profilo è interessante, che saremmo interessati a fissare un colloquio. Mi sbalordisce con una richiesta: ma che lavoro è?
respiro, conto fino a 10, rispondo come era scritto nell’annuncio, mi incalza, part-time o full-time, rispondo che stiamo facendo diverse valutazioni e che siamo alla ricerca di diverse figure, ma che sono tutti argomenti da affrontare in sede di colloquio. Il colpo finale arriva quando dall’altra parte mi dice: ma voi quale bar siete, perché ho mandato così tanti curricula.
Fatico a trattenermi, io capisco che una persona possa mandare tanti cv in giro e che poi chi ti chiama non sai chi sia, infatti mi presento, dico per quale azienda lavoro e cerco di ricordarti che curriculum hai inviato.
Ma mi hai ferito al cuore, sappilo. Noi vogliamo sentirci unici, se hai mandato il tuo cv a noi (ai clienti che rappresentiamo) non vogliamo sapere che lo hai mandato anche alla concorrenza!
Cosa Dire!
Le basi: un numero sconosciuto che ti chiama, nel momento che stai cercando lavoro (dato che mandi i cv in giro), probabilmente è qualche recruiter che sta cercando di contattarti per un lavoro, può capitare che non riesci a rispondere, magari chiama a tua volta.
Mi è capitato di chiamare anche un paio di volte un candidato (eccesso di zelo da parte mia) e di non trovare mai nessuno, ma neanche che venissi richiamato. Questo fa scattare il rifiuto.
Cerca di ricordare dove hai mandato i cv, che quando ti chiamiamo vogliamo sentirci pensati, bramati, attesi..
Quando rispondi al telefono, magari stai dormendo, magari stai mangiando, magari sei in una situazione indelicata, cioè, se proprio non fosse un buon momento, prendi il messaggio, pianifica un altro appuntamento telefonico, dicendo che non è un buon momento, ma non essere scazzato. Sempre perché quando ti chiamiamo vogliamo sentirci pensati, bramati, attesi..
Non mi dire le posso dare conferma dell’appuntamento per il colloqui il giorno prima? Non si fa.. perché quando ti chiamiamo vogliamo sentirci pensati, bramati, attesi..
è un po’ scherzoso, ovviamente fin qui, ma, come diceva Freud: “con lo scherzo si dice la verità!”
Curriculum
Negli ultimi 3 giorni ho visto una 60ina di cv, più tutti quelli nella mia vita. Due piccole dritte per buttarlo giù bene, almeno quelle cose che io vado a vedere:
- data di nascita: voglio vedere se sei giovane, se hai esperienza, sapere in che periodo sei nato posso iniziare a farmi un’idea della generazione a cui appartieni, quindi a riferirmi a tutta quella scienza del marketing generazionale: se sei un giovane millenials io so che hai dei valori diversi da quelli di un membro della generazione x. e via così.
- date esperienze : Ogni esperienza deve essere accompagnata dalla data di inizio e di fine, se proprio non ricordi i giorni esatti metti i mesi, ma non mettere gli anni.. se fai dal 31/12/2019 al 3/1/2019 hai 3 giorni di esperienza, non un mese (se metti solo i mesi), né, tanto meno, 1 anno (nel caso tu decida di mettere solo gli anni) sono cose che poi vengono fuori..
- esperienze significative: se ti candidi come barista non mi mettere le tue esperienze da ingegnere. Che qui ci sarebbe da fare un percorso serio di coaching per capire cosa vuoi ottenere per passare da ingegnere a barista (nel caso tu sia in questa situazione, per favore, chiamami posso aiutarti a focalizzare meglio la tua strada). Quando ne trovo di situazioni come queste mi sento quasi in dovere di chiamare per aiutare, ma poi penso a chi mi paga, all’obiettivo che ho concordato col cliente e allora demordo. Tornando al cv, metti solo le cose che servono per il cv e per quel posto, ti stai candidando come barista? tutte le volte che hai fatto un caffè, lavorato in un bar (anche quello dell’oratorio), tutto quello che può essere congruo.
- significative competenze trasversali (soft skills): “ottime doti relazionali acquisite nel mio percorso di studio” non vuol dire nulla! Vai dai tuoi amici, genitori, parenti e nemici (questi soprattutto) e chiedi: mi dici che qualità ho? quali sono i miei pregi? quali i miei difetti? e vi annotate tutto! TUTTO. Perché i difetti potrebbero essere ottime risorse, lavorativamente parlando.
- hobbies: cosa vi piace fare nel tempo libero? il tempo libero è sacro, siate fieri di quel che fate! potrebbero nascondersi delle intere qualità utili al lavoro!
Infine, se proprio non riusciste a presentarvi, AVVISATE.