Un Boccone Amaro
Può avvenire che ad un certo punto, mentre si sta mangiando un boccone, magari in piedi, magari sbirciando la televisione, magari parlando o ridendo, quel maledetto Boccone ci finisca di traverso.
Fin qui tutto bene, per molti, ma per qualcuno è l’inizio della fine, l’orlo del precipizio.
Da quel momento, qualcuno inizia a stare più attento a quando mangia, perché si deve essere sicuri che il cibo vada dalla parte giusta e che non scenda nel canale sbagliato.
Inizia così un vero e proprio calvario, compreso di autoflagellazioni, fatte da strategie, che si rivelano fallimentari, per cercare di risolvere il problema.
Dall’esterno il problema potrebbe essere percepito come “mangia senza darti tutti sti problemi!”, quindi come un necessario ritorno al cibarsi normale.
Da dentro il problema è percepito come un riuscire a ingerire qualcosa senza avere paura di soffocare, senza il timore e la paura che il boccone possa scendere dove non dovrebbe, che possa soffocarmi e che mi porti a morire, con un boccone di traverso.
Per tanto le soluzioni che vengono messe in pratica, usuali e fallimentari, sono:
⁃ mi isolo a mangiare: perché faccio cose che la gente non voglio che veda
⁃ Mi preparo dei pasti semi liquidi e semi solidi, che diventano sempre meno solidi più si avanza
⁃ Versi strani ogni volta che devo deglutire
⁃ Evito i cibi che più mi fanno paura
⁃ Chiedo aiuto sia a medici (anche farmacologico) che famigliari
⁃ Controllo ogni boccone, ogni cosa ingerita
È possibile venirne fuori?
La risposta ovvia, sì!
Ma amici e famigliari potrebbero dire: certo, basta che mangi.
Come se la cosa fosse semplice.
Si può uscirne, anche in tempi brevi, con un percorso mirato a eliminare le tentate soluzioni disfunzionali e a “solcare il mare all’insaputa del cielo” (Nardone, Balbi 2006) rieducando la nostra percezione.
Se ti trovi in questa situazione o conosci chi è in questa situazione, il migliore aiuto è quello di consigliare un professionista!
Personalmente ho scelto di occuparmi proprio di queste forme di ansia e paure.
Il metodo breve e strategico e i protocolli testati, aiutano a risolvere il problema in tempi molto brevi e riportano a mangiare con gusto!
Salve, ho una bambina di 24 mesi che da un po’ da’ problemi con i pasti perché sembra essere sempre inappetente per cui mangia molto poco. Ma una settimana fa ci siamo ritrovati di fronte ad un problema. Stava per soffocare con un pezzetto di pane e da lì inzia il rifiuto totale di mangiare. Non morde più nulla, neanche patatine o cioccolato di cui ne andava ghiotta. Niente. Non mangia più niente, nepoure il latte. Rifiuta ogni cosa. Come dovrei fare per riportala a mangiare e farle superare questa paura ?
le ho scritto via mail
Buonasera Dottore, negli ultimi mesi ho notato di avere paura di mangiare soprattutto in luoghi pubblici o con amici, questa paura di soffocare mi porta alla perdita di appetito e inoltre a percepire ansia. Cosa posso fare? Attendo un suo responso.
Salve vorrei un informazione sono una ragazza che ha la sm.. Circa due mesi fi stavo soffocando con del cibo e ora sono un mese e mezzo che nn mangio più nulla. Come posso fare la prego mi aiuti
Salve avrei bisogno di parlare con lei per un mio problema
Sto soffrendo di questa paura. Come posso risolvere voglio tornare a mangiare serena
Buongiorno, a momenti alternati soffro di questo problema, e mi sta distruggendo
Buongiornoooo dottore,fa circa un mese soffro di anginofobia dopo aver fatto fatica a deglutire in boccone al ristorante. Il problema mi sta condizionando profondamente la vita e vorrei tornare alla normalità prima di partire per le ferie ad Agosto.vorrei prendere un appuntamento con lei il prima possibile, la prego di contattarmi. Il prima possibile, grazie!
Buongiorno, ho un problema con mia figlia di 17 anni,da febbraio in seguito ad un periodo di stress e ansia non riesce più a mangiare cibi solidi,quando prova ha paura di soffocare.cosa posso fare x aiutarla?
Grazieee