Esiste una paura che terrorizza.

Avete presente quando vorreste fare qualcosa, ma vi bloccate, terrorizzati per mille ragioni, più una? Oppure quando evitate tutta una serie di situazione che potrebbero mettervi a rischio? oppure quando vi trovate con il cuore che pulsa a mille, un senso di agitazione che sale e l’incapacità di muovervi?

Questa è la paura, quella terrorizzante. Una paura che terrorizza.

Ci sono delle persone che hanno paura di prendere un aereo, di salire in ascensore, degli insetti, dei gatti, dei serpenti e anche dei piccioni (una paura molto diffusa, anche se tu hai fatto un sorrisetto).

Poi ci sono persone hanno paura di esporsi, di essere giudicati, di contrarre delle malattie, di rimanere da soli (se questo aggiungo un paragrafo), di non riuscire a controllare le proprie reazioni.

Ognuno di noi, in qualche modo subisce la propria paura. La realtà è che la Paura serve per proteggerci, per farci stare attenti, per evitare i pericoli, ma a volte le cose si complicano, anche le cose più piccole ci spaventano al punto di terrorizzarci, questo perché ogni volta che evitiamo di affrontare le nostre paure, queste diventano più grosse e minacciose, innescando un circolo vizioso: evito, la paura diventa più grande, evito ancora di più, la paura sempre più grande, e via così, all’infinito.

Gli antichi sumeri incidevano nella pietra:

LA PAURA GUARDATA IN FACCIA DIVENTA CORAGGIO, QUELLA EVITATA SI TRASFORMA IN TIMOR PANICO.

ANTICA INCISIONE SUMERA

L’unico modo che abbiamo per riuscire a evitare di essere succubi delle nostre paure è dato dall’affrontarle, facendo piccoli passi alla volta, in questo modo diventiamo noi più grandi fino a terrorizzare le nostre paure.

Ci sono però delle situazioni in cui le paure possono essere sane.

Nel momento in cui sto scrivendo queste righe, tutta Italia, ma anche il resto del mondo, sta vivendo una situazione molto particolare, un lockdown (tutto chiuso, tutti in quarantena) imposto dai governi e dall’organismo mondiale della sanità, per contenere la propagazione del contagio di un virus molto aggressivo, il SARS-COV-2.

Le misure di contenimento sono date dall’uscire il meno possibile e solo per necessità: lavoro, salute e provvigioni alimentari.

In studio (virtuale) l’altro giorno una paziente mi dice: ho persino paura di uscire a fare la spesa, potrei essere contagiata.

Questo atteggiamento, in questa situazione, è un atteggiamento sano, il rischio di essere contagiati è molto elevato, le complicazioni di un possibile contagio sono altrettanto alte, quindi essere spaventati, prendere precauzioni, evitare di esporsi sono meccanismi utili a preservarsi.

Se questa paura me l’avesse portata in un altro momento storico sarebbe stata una paura da ridimensionare, da affrontare.

Concludendo, dobbiamo affrontare le nostre paure, ma prima dobbiamo guardarle bene in faccia, capire se sono sane e utili, oppure sono invalidanti.

Indicazioni Bibliografiche:

Paura, Panico e Fobie

Articoli e approfondimenti:

Gestire le reazioni al terrorismo

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