Io ho sempre studiato poco e male. Ecco perché ho iniziato a interessarmi di tecniche di studio, di meta-cognizione, di successo scolastico: perché io ho fatto grossi errori, ma posso aiutare qualcuno a fare errori migliori!

Ricordo che al liceo mi riducevo all’ultimo. I primi anni di università uguale, ma con un metodo non adatto a me. Per 5 anni sono stato iscritto a ingegneria aerospaziale, una materia sono riuscito a darla 18 volte. Un anno ho studiato solo quella materia lì, giornate intere, ma nulla. Poi ho cambiato tutto. Ho deciso di ricominciare da capo, probabilmente sono fuggito, mi sono arreso, ma nella mia testa non l’ho vissuta così: non è stata una fuga, ma consapevolezza, non mi sono arreso, ma ho cambiato la tattica di battaglia. Ma questa è tutt’altra storia.

In quell’anno di studio intenso ho capito una cosa: non è utile arrivare all’ultimo e dare tutto, ma è ancora più inutile studiare tantissimo, senza pause. Io questo lo chiamo over studying. Avviene quando non hai vita sociale, ogni impegno extra universitario sparisce, tu sparisci. Vivi, mangi, dormi, fai caccotta col libro, appunti e tutto quello che ti serve.

Ma verso gli ultimi 2 giorni, 48 ore, 2880 minuti, 86400 secondi, 8,64e+13 nano secondi (qui mi è rimasta un po’ ingegneria) ti rendi conto che non ricordi un solo concetto, anche solo uno per dire giusto quello, qualsiasi domanda il prof faccia.

Ma è incredibile come in momenti come questi ci si renda conto che più si studia, meno si apprende.

L’apprendimento, e la conoscenza, passano dai piedi

In un articolo di qualche settimana fa spiegavo la tecnica del pomodoro, ma è solo una piccola tecnica.

Si può studiare meglio, studiando meno? no, non si può. SI DEVE!

Ma come si fa? La meta-cognizione ci viene in aiuto.

Cos’è la meta-cognizione? è il sapere come funzioniamo, o meglio, come funzionano i nostri processi cognitivi. Quindi è la cognizione della cognizione, il pensiero del pensiero.

Sapere che se noi leggiamo, leggiamo, non assimiliamo potrebbe esserci utile.. Sapere che se qualcuno ci fa uno bello spiegone a noi non rimane nulla, potrebbe essere un bel vantaggio.

Come sottolinei? cosa sottolinei? quanto sottolinei? Io so che se dovessi evidenziare una pagina la evidenzierei tutta, intera. Perché lo faccio leggendola.

Sapere come funzione il nostro stile di apprendimento ci permette di ottimizzare i nostri tempi, quindi di impiegare meglio quello che abbiamo a disposizione.

Qualche giorno fa un ragazzo mi ha scritto che tutti i suoi colleghi di corso studiano un sacco, ore ininterrotte, poi portano a casa ottimi voti, mentre lui prende voti più bassi, tra il 25 e il 28 (che sono ottimi voti anche questi, nda), ma studia molto meno. Lo diceva come se fosse sbagliato, come se lui dovesse stare ore ininterrotte a studiare, non è così.

Se applicassimo una logica matematica pura: 10 ore al giorno per 10 giorni di studio sono un totale di 100 ore di studio, per prendere un voto x compreso tra 28 e 30, mentre per 2 ore al giorno per 5 giorni riesce ad ottenere un voto compreso tra 25 e 28.

Chi ha sfruttato meglio il proprio potenziale? Chi ha trovato le strategie migliori? Se ci fermassimo solo su questione del risultato, quindi il voto, diremmo il primo caso. Ma analizzando bene, una performance ha una sua complessità insita, soprattutto in quel momento che definisco “il momento di massima prestazione”, cioè quando sei seduto davanti al professore, quando ti presenta la prima domanda, quando tu lì ti giochi tutto.

A riprova di ciò, ho altri che mi contattano dicendo: io studio, studio, studio, 10-12 ore al giorno, ma poi arrivo all’esame e non riesco a prendere il voto che vorrei. E qui abbiamo la conferma di ciò che dicevamo prima: più ci metti, più il rischio di fallire è alto.

Come sfruttare tutto ciò? Iniziando a capire come apprendete, qual è il vostro stile di apprendimento.

A tal proposito, qui ho creato un questionario: Questionario stili di apprendimento per me utile per una ricerca che sto conducendo, per voi utile perché dai risultati uscirà il vostro stile di apprendimento predominante, in più vi scriverò personalmente per darvi restituzione.

Quindi siete universitari bloccati? genitori preoccupati? volete studiare meglio?

Scrivetemi

Ciao, a Lunedì Prossimo!